E’ il periodo del “vero nuovo inizio” per la politica italiana, che ora affida a M5S e Lega le sorti del Paese. In comune, i due fronti politici pronti a governare, hanno un concetto base, che ci concentra sui temi ambientali. E’ la green economy, che si presenta come leva d’innovazione e importante stimolo. Nel contratto di governo è previsto massimo impegno, e soprattutto proposte concrete, proprio per cercare di rispettare l’importanza della tematica presa in esame.
L’obiettivo è di rivolgersi alle pubbliche amministrazioni, per l’adozione di buone pratiche e di tecniche politiche che possano generare un ottimo approccio sull’economia green. Ma che cosa significa tutto ciò?
Quando si parla di “più sostenibilità” cosa si intende?
Per semplificare il concetto possiamo dire che per una risorsa rinnovabile (che sia legata al suolo, alle foreste o all’acqua, la percentuale di impiego non deve essere maggiore di quella di rigenerazione per una non rinnovabile. Questo include anche i rifiuti, con lo scopo di arrivare a un’applicazione massiccia dell’economia circolare.
Per questo si vogliono poi introdurre agevolazioni fiscali da attribuire a chi sarà capace di produrre beni riciclabili e riutilizzabili. Al tempo stesso si parla di una serie di servizi come la raccolta domiciliare con tariffazione puntuale, sia nel caso dei cittadini, che delle imprese. E’ altresì importante lottare contro lo spreco alimentare, avviando iniziative di recupero e di riciclo. Altro capitolo importante è quello legato alla mappatura di tutte le strutture che sono considerate a rischio amianto, con ferrei procedimenti di bonifica efficaci, che siano trasparenti e partecipati.
Grande attenzione rivolta al territorio e alle zone terremotate
E il terreno? Si considerano anche interventi al suolo, come manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, con grande attenzione per la ricostruzione delle zone colpite da terremoto, e molte volte rase al suolo. In questo modo si vuole evitare di abbandonare i cittadini, cercando di coinvolgere i comuni. Ultimo, ma non meno importante è il concetto di responsabilizzazione del cittadino, così da massimizzare la tutela del territorio.
Le politiche di sostenibilità non dimenticheranno neppure il fronte edilizio, per la riqualificazione energetica degli edifici e la rigenerazione urbana, con attenzione al lavoro di prevenzione per il rischio idrogeologico, e massima efficienza energetica su ogni diverso settore. E con l’obiettivo ultimo di incentivare le imprese giovanili nelle aree montane, considerate a rischio di spopolamento, viene da chiedersi una cosa: sono solo parole al vento, o promesse da mantenere?